Finalmente, la più attesa delle anteprime toscane è arrivata. Questa edizione forse ancora più attesa viste le grandi promesse dell’annata 2015 e la voglia di “rifarsi la bocca” dopo la 2014... Che poi questi tanto bistrattati Brunelli 2014, vuoi per la drastica selezione in vigna vuoi per la bravura dei produttori che ovviamente hanno ottenuto quantitativi al minimo storico, tanto cattivi non erano…, se qualcuno ne ha e vuole svuotarli nel lavandino per godersi la 2015 noi lo prendiamo ben volentieri! Provocazioni a parte, giusto per rendere merito ai produttori che sono riusciti nel 2014 a uscire con ottimi prodotti, dobbiamo dire che il 2015 è ovviamente un’altra cosa. O meglio, diciamo che è stato più facile per tutti o quasi, l’annata relativamente calda ha ovviamente favorito le zone più fresche come quelle a nord di Montalcino, difatti in alcuni Brunelli prodotti in zone più calde qualche eccesso di alcool si sente così come note di frutta troppo matura. Tutto normale ovviamente, fortunatamente la natura comanda ancora. Ci ha stupito però una cosa: parlando ed ascoltando un po’ tra i banchi di assaggio, molti tra appassionati, giornalisti e operatori già attendono trepidanti la 2016 che pare sarà l’annata del secolo. Ci è parso quindi che dopo l’exploit iniziale per il 2015 sia già iniziato un lento ed ingiustificato oblio. Pare che la storia si ripeta… |