Anteprime Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano, domenica 10 febbraio 2019.

Seconda giornata di anteprime, sicuramente la più impegnativa, visto che si devono fare i due eventi in oggetto nella stessa giornata. Obbligata come prima tappa del giorno quella del Nobile (la Vernaccia apre solo alle 14). Ingresso tranquillo...

 

ma si notava subito che il paese era già un brulichio di persone che salivano alla Fortezza e difatti dopo circa due ore le due sale erano abbastanza affollate, comunque buona organizzazione. In anteprima l’annata 2015 che arrivando a seguito della triste 2014 non poteva risaltare in modo deciso. Tutti i vini degustati presentavano ottima struttura ed equilibrio, sintomo di un’annata climaticamente corretta. Oltre ai consueti assaggi (ottimi!) e saluti agli amici Andrea Contucci e Niccolò di Cantine del Giusto ci hanno particolarmente colpito i vini dell’azienda Talosa che non conoscevamo: vini di una pulizia a naso impeccabile e davvero eleganti al palato. Sempre ottimi, anzi migliorati i vini di Godiolo e Le Berne. Assaggio per dovere di cronaca anche presso Poliziano dove ovviamente le aspettative di prodotti corretti e piacevoli non è delusa. Curiosa infine la storia di Manvi, microazienda di proprietà di una coppia canadese di origine indiana che dismesso il vecchio lavoro nel settore bancario hanno acquistato questa piccola tenuta per produrre vino. Sinceramente avremmo potuto fare altri 100 assaggi ma siamo certi che sarebbero stati tutti eccellenti, grazie alla buona annata ma soprattutto al livello qualitativo raggiunto in zona.

 

Nel pomeriggio è la volta di San Gimignano che come già detto apre solo alle 14: cogliamo l’occasione per suggerire un’apertura già dalla mattina come per le altre anteprime. Solita location presso il Museo di Arte moderna di San Gimignano cominciamo la degustazione con una piccola nota negativa: il consorzio ha deciso di rendere l’accesso “libero per tutti” per cercare di rimediare passate edizioni un po’ sottotono come afflusso. Però non è questo il metodo giusto: le sale già piccole e soffocanti erano piene di gente che passeggiava anche solo per curiosare, bambini in maschera, cani, passeggini…. Speriamo davvero che il consorzio riveda questa decisione, quantomeno prevedendo un ingresso a pagamento.

Per quanto riguarda i vini anche in questo caso abbiamo un’annata ottima (2018) dopo un’annata un po’ difficile (2017) caratterizzata quest’ultima da eccessivo calore che ha pregiudicato un po’ i profumi e l’eleganza dei vini. Il 2018 invece ci regala vini decisamente più equilibrati e piacevoli. Notiamo inoltre che sempre più produttori dichiarano, perlomeno sui prodotti “base” un uso 100% di Vernaccia senza più aggiunte di vitigni non autoctoni.

Qui una ricca galleria delle due anteprime

 

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